Non fidarti: non è Bill. Stai attento a chi ti vende le fotografie, noi ne sappiamo qualcosa: abbiamo comperato un intero lotto di istantanee di quelle che ritenevamo istantanee delle abluzioni mattutine della squadra di nuoto sincronizzato di Atlantide ( California ) e ci siamo ritrovati con trecento dagherrotipi sulla fotosintesi delle proto-orchidee cretaciche. Come siano state realizzate è un mistero a cui non abbiamo trovato ancora risposta, ma in una delle immagini seppiate abbiamo riconosciuto Murray. Nel tuo pregevole ritratto notiamo punti di contatto con il Peter Sellers del Doctor Strangelove e con il Dustin Hoffman, truccato da centenario, del prologo e finale di Piccolo Grande Uomo. Il taglio della giacca è bizzarro: sembra che Dustin abbia scippato l'abito a Bill. Gli occhiali comunque lo fanno sembrare il nonno di Elvis Costello, ma truccato da Hoffman che recita in Ghostbusters. Se è vero che un'immagine è un microuniverso, la tua ci porta altrove - ci pare di vedere un abbozzo di trama, stazzonata come la giacca di Peter ( che era di Bill, of course ) : Pete è il solito crono-naufrago a la Doctor Who che si è perso nel tempo e, nel tentativo di scappare dalle solite orchiedee carinivore che solfeggiano vecchi blues di Costello ( brr ) , si tuffa in uno specchio d'acqua che è anche, of course, il solito varco dimensionale attraverso il quale raggiungere Atlantide dove si festeggia il Giorno della Marmotta del Mar Morto: tutti gli atlantidei si vestono con giacche a sacco di qualche taglia più grande e ballano fino allo sfinimento le track del vecchio Elvis. Pete si sta strafogando di cozze e vongole, quando la solita stramaledetta banda rivale - gli adoratori di Presley della vicina Mu - sfida i costelliani in una parodia umida di X-Factor. Sarebbero ancora lì a schitarrare se il ns eroe non avesse estratto la sua automatica e non avesse proposto una session di foto per un calendario da abbinare al magazine Fish and Flash. Adoriamo il lieto fine.
mi chiedevo dove fosse finito maestro. Mi provoca sempre gioia e commozione poter ospitare i suoi "pezzi", scatenati dalle mie modeste e puerili composizioni.
in effetti non somiglia proprio prorpio a bill murray, ma tant'è....
p.s. i miei sospetti si fanno sempre più acuti. suspance.
Non fidarti: non è Bill. Stai attento a chi ti vende le fotografie, noi ne sappiamo qualcosa: abbiamo comperato un intero lotto di istantanee di quelle che ritenevamo istantanee delle abluzioni mattutine della squadra di nuoto sincronizzato di Atlantide
RispondiElimina( California ) e ci siamo ritrovati con
trecento dagherrotipi sulla fotosintesi delle proto-orchidee cretaciche. Come siano state realizzate è un mistero a cui non abbiamo trovato ancora risposta, ma in una delle immagini seppiate abbiamo riconosciuto Murray. Nel tuo pregevole ritratto notiamo punti di contatto con il Peter Sellers del Doctor Strangelove e con il Dustin Hoffman, truccato da centenario, del prologo e finale di Piccolo Grande Uomo. Il taglio della giacca è bizzarro: sembra che Dustin abbia scippato l'abito a Bill. Gli occhiali comunque lo fanno sembrare il nonno di Elvis Costello, ma truccato da Hoffman che recita in Ghostbusters. Se è vero che un'immagine è un microuniverso, la tua ci porta altrove - ci pare di vedere un abbozzo di trama, stazzonata come la giacca di Peter ( che era di Bill, of course ) : Pete è il solito crono-naufrago a la Doctor Who che si è perso nel tempo e, nel tentativo di scappare dalle solite orchiedee carinivore che solfeggiano vecchi blues di Costello ( brr ) , si tuffa in uno specchio d'acqua che è anche, of course, il solito varco dimensionale attraverso il quale raggiungere Atlantide dove si festeggia il Giorno della Marmotta del Mar Morto: tutti gli atlantidei si vestono con giacche a sacco di qualche taglia più grande e ballano fino allo sfinimento le track del vecchio Elvis.
Pete si sta strafogando di cozze e vongole, quando la solita stramaledetta banda rivale - gli adoratori di Presley della vicina Mu - sfida i costelliani in una parodia umida di X-Factor. Sarebbero ancora lì a schitarrare se il ns eroe non avesse estratto la sua automatica e non avesse proposto una session di foto per un calendario da abbinare al magazine Fish and Flash. Adoriamo il lieto fine.
mi chiedevo dove fosse finito maestro.
RispondiEliminaMi provoca sempre gioia e commozione poter ospitare i suoi "pezzi", scatenati dalle mie modeste e puerili composizioni.
in effetti non somiglia proprio prorpio a bill murray, ma tant'è....
p.s. i miei sospetti si fanno sempre più acuti. suspance.