domenica 11 aprile 2010

Cinema

4 commenti:

  1. Inferni di Sclavi/Ambrosini, numero quarantesei di Dylan Dog. Secondo me, disegnando quell'albo, il futuro autore di Napoleone ha cominciato a pensare alle creaturine che abitano la testa dell'albergatore entomologo. Non posso provarlo, ma deve essere andata così. Le idee sono come tanti moscerini ignari che si schiantano contro il parabrezza in autostrada: tragitto obbligato, nessuna possibilità.
    Il rischio è di essere talmente innamorati di un concetto da non vedere le crepe nell'impalcatura del soggetto: chi prenotebbe una camera nella locanda di un tizio che ha avuto tanto tempo e modo di studiare gli insetti ? Quanto saranno abitati i letti ? E con chi sarà necessario scendere a patti in cucina ? ma questa è un'altra storia.
    E' interessante il trait d'union spugnoso, direi osmotico, tra cinema e fumetto - da un certo punto di vista gemelli diversi: la settima arte crea l'illusione del movimento, la nona arte prevede che sia il fruitore ad immaginare il movimento.
    Stiamo naturalmente facendo dell'archeologia - nel ventunesimo secolo il cinema è consumato via internet ed il fumetto scorre sul cellulare, ma siamo solo all'inizio del film. Prima dell'intervallo abbiamo visto docum-dramas [ bulli(smo ) e pupe per esempio ] sul tube. Il secondo tempo ci porterà cyborgs sempre on line, ma non avranno l'aspetto grottesco di characters Marvel o Dc - saranno indistinguibili dal tizio che in metro ( tube in inglese ) si alza per lasciare sedere una signora agée senza perdere il segno nella sua copia di Micromega. Non lo tradirà nemmeno lo scintillio della pupilla bionica.
    Nell'immancabile sequel, il wetware sarà così sofisticato che si potrà registrare un pensiero ( o un sogno ) e inoltrarlo in rete o ad un singolo destinatario. Sarà la prima volta dal tempo degli aborigeni australiani che infestano i primi Martin Mystere che una collettività parteciperà della stessa esperienza ipnagogica.
    A quel punto, il signor Spugna ridisegnerà il signor Proiettore con la capoccia a forma di capoccia. Nessuno scintillio tradirà la connessione, l'espressione appagata di chi ha trovato un'alternativa alle vacanze in quelle pensioni dove una mosca che nuota nella minestra è garanzia di verdure saporite.

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  2. godiamoci questo mondo grottesco finchè possiamo...

    maestro, sappi che oltre al buon diavoletto mi cimenterò pure in un'avventurina breve dell'albergatore entomologo ginevrino, sempre per scuola, ma stavolta personaggio scelto per passione.

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  3. Ho letto che Ambrosini - forse è nelle FAQ del sito SBE - voleva realizzare uno special con le creaturine che popolano la zucca picchiatella di Napo. Sarebbe stato l'albo più weird dai tempi degli albetti con Groucho. Il mio personaggio bonellico preferito è Mana Cerace, il cattivone che sbuca dal buio e turba i sonni del signor Dog. Mi ricorda un tizio che conoscevo e che ha passato buona parte della sua vita, proponendo depliants di Scentology ai passanti. Anche se sapevi che era nei paraggi, non riuscivi mai a capire da dove sarebbe saltato fuori. Ho resistito per anni, ma alla fine ho preso un volantino, poi sono andato ad una conferenza e di lì ha poco avevo ipotecato il latifondo familiare.
    Solo chi cade può risorgere - anni di terapia di gruppo - in una delle sedute, ho conosciuto Ambrosini. Era arrivato a vendere gli originali di Nico Macchia per sostenere la Setta degli Adoratori di Otto Dix prima di rimettersi in careggiata. Quando gli raccontai che mi mantenevo, lavorando come portiere in un albergo ad ore a tema per coppie clandestine che volessero mimare la storia tra Lancillotto e Ginevra, mi diede una gran pacca sul cimiero, amaccandolo, e mi disse che prima o poi ne avrebbe ricavato un fumetto. E' stato di parola.

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  4. Questo mi piace proprio da morire squgna...nn lo so perchè ma mi ha colpito davvero tantissimo...minkia...davvero... sono gino cmq

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