venerdì 22 maggio 2009

be a gentleman


ecco il ritorno di una figura a mè molto cara (?) presente nei miei disegni da ormai qualche annetto.
si tratta di un gentleman, anzi DEL gentleman.
una volta aveva una bombetta ed era tutto vestito di nero, fumava la solita sigaretta spiegazzata alla jigen e non aveva traccia di volto, apparte la sua dentatura beffarda. molto microbo.
ora mi è ritornato fuori con un look un pò diverso ed un naso tutto nuovo.
un bel cappellaccio a borsalino, con qualche capello attaccato, e la sua solita voragine senza fondo al posto della calotta cranica e il suo ghigno tra il simpatico e il figlo di puttana.

non ho ancora capito se mi sta sui coglioni o se tuttosommato si tratti di una sorta di confessione, sul genere "minchia-cioè-porcoddue" sul fatto che dietro uno squisito comportamento ci sia solo il vuoto.
bhò, spero non sia immedesimazione ma a me tuttosommato fà un pò di tenerezza, poi vabè l'ho disegnato io qualcosa vorrà dire.



18 commenti:

  1. vedendo quell'enorme buco che ha in testa mi viene una voglia sfrenata di metterci dentro il mio membro per fare e rifare l'amore, per ore per ore per ore...

    RispondiElimina
  2. mh... berta hai bisogno di una figa direi...
    il prima possibile anche...

    RispondiElimina
  3. Confront your enemy, avoid them when you can/
    a gentlemman will walk but never run.
    ( English man in New York, Sting ).
    Indubbiamente il gentiluomo spugnoso non potrebbe correre con le sue gambette
    Brunetta-style e, di conseguenza, affronterà tutti coloro che cercheranno di sfregare la lampada di Aladino, presa di peso da un video dei Soundgarden, che, in questo caso, è la distanza più breve tra la cravatta del leader dei Green Day ed un cappello rifiutato da Jay
    Kay dei Jamiro. Ci pare di vedere un mezzo Joker di Brian Bolland nella versione di Tullio Pericoli e ci piace come ci piace tutto ciò che è, senza scampo, off fashion: dopo la performance di Ledger, il Clown del Crimine ha barattato la sua scucchia da principe de Curtis con una cicatrice post sgarro alla mafia portoghese. Quando e se approderà ad una miniserie Edizioni BD o SDF ( b/n, 4 numeri, 25 pagine spillati ), proponiamo che la dentatura beffarda si chiami Tuttosommato o Apparte. Ci pare di vedere un'ombra di abbozzo di idea per la trama: Apparte è il dio della obiezione capziosa, del commento non richiesto, del vuoto dietro il sofisma. Ogni tanto si incarna in un avatar terrestre e semina il nulla, come parte di un disegno cosmico per l'accelerazione dell'entropia.
    Nella storia di Spugna, Apparte prende possesso del corpo di Ghigno de Look della Tuttosommato srl, società che, dietro modico guidernone, insegna alle folle di cassa-integrati, interinali e pre pensionati europei che il bicchiere è comunque mezzo pieno ( di nulla ) e che la crisi finirà
    ( infatti,quest'anno, la Dc ha varato Final Crisis ). Abbiamo qualche idea per le svolte narrative ( Apparte sul palco di un nuovo Live Aid canta ''Quando gli angioletti discesero dal cielo/lo fecerò soltanto per pare la pipì '' come se fosse una cover di Syd Vicious, alle sue spalle un corpo di ballo di orsetti duracell, ma il pezzo vende meno dell'ultimo cd unplugged di Cristina D'Avena ) e per un finale con cliffanger ( una legione di operatori del call center di Scentology inseguono Apparte fino alla casetta dei Barbapapà, in un crescendo degni di Sam Raimi - Barbar-pà, il cugino cimmero dei simpatici gommosi, apre un varco dimensionale e permette a Ghigno de Look di raggiungere i Mozambikers - hell angels africani del solito medio-evo prossimo venturo ). Siamo sicuri che il signor Spugna saprà sfruttare questi spunti e ci rifaremo vivi nel caso che Apparte contenga alle Winx ed alla Pucca delle significative quote di mercato per il merchandising. Quanti potranno fare a meno della Brocca Tuttosommato ( per preparare tisane e cambiare l'acqua del radiatore ) ?

    RispondiElimina
  4. attendo un segno.....divino....con una gobba sulla schiena....

    RispondiElimina
  5. Ne ho ben due di gobbe.
    Se vuoi un segno vai ai commenti in zona Kavinski e la tua fedeltà sarà appagata.
    Un saluto a Spugna, sei sempre più setoloso, se fossi una ragazzina di TRL vorrei lanciare i tuoi video senza timore di colpire i passanti. Mi darebbero l'ergastolo

    RispondiElimina
  6. con molte meno parole, anche questa volta la tua dialettica è nettamente superiore!

    mi inchino a te!

    RispondiElimina
  7. Un pubblicitario ne '' La parola ai giurati '' di Sidney Lumet, nel tentativo di sintetizzare un brainstorming, dice: buttiamo la cosa in cortile e vediamo se il gatto la lecca.
    A nostro modo di vedere, è così che dovrebbe funzionare un blog - l'anfitrione crea lo spunto, chiunque ( se non consideriamo i possibili e legittimi filtri ) commenta secondo la sua sensibilità il post, nel rispetto della netiquette. Crepascolo - nickname che funziona come un eteronimo di Pessoa e svela/nasconde un piccolo Polonio post moderno - è un esperimento nato con lo scopo di trovare una terza via tra la scrittura automatica ed il surreale. Istantanei micro racconti in cui sono rimescolati elementi del post principale ed a volte anche quelli dei commenti. Nessuna competizione. Solo gioco.

    RispondiElimina
  8. io una volta da ragazzino ho baciato il mio canarino.

    RispondiElimina
  9. Lo abbiamo fatto tutti. Non lo stesso canarino, naturalmente.

    RispondiElimina
  10. sono in balia di una massa di pazzoidi...

    RispondiElimina
  11. Nel nostro caso il canarino era maggiorenne e consenziente: Sting ne aveva acquistato uno, nel 1980, perchè fungesse d'ispirazione per '' canary in a coalmine '', motivetto riempitivo della side B di Zenyatta Mondatta, terzo 33 giri dei Police, assemblato in fretta e furia per sfruttare il successo, inaspettato, del precedente Reggatta de Blanc.
    Sumner, Summers e Copeland diventarono ricchi proprio grazie a quel lavoro, ma non divisero le royalties con il pennuto, tale Twilight.
    Il nome ci piaceva,lo adottamo e finanziammo la sua azione legale che vinse, ottenendo una somma sufficiente ad acquistare una gabbia poco più piccola della reggia di Caserta.
    Per quello che ne sappiamo, oggi Twilight vive in California - la sua villa confina con quella di Titti.

    RispondiElimina
  12. sono d'accordo con crepascolo.
    nessuna competizione...

    ... è inutile confrontarsi con una divinità come il cammelloide!

    RispondiElimina
  13. Siamo anche noi d'accordo con Crepascolo che conosciamo a tal punto da poter dire qualche parola al suo posto: 1) l'assenza di spirito agonistico non è sinonimo di paura di confrontarsi 2) il relativismo diffuso ci porta a discutere non solo i tramiti, ma anche le ''divinità ''3) il suffisso oide ha un carattere dispregiativo.
    Riportiamo un brano di vita vissuta crepascolare che ben illustra il nostro pensiero al riguardo: 1970. Un giovane Crepascolo ed altri discoli entrano in un magazzino Fiat dove sono parcheggiate diverse vetture nome in codice X1/4 ( la sigla 127 non era ancora stata decisa ). Le utilitarie sono portate fino ad una spianata che termina sull'argine di un fiume. Divelto il sedile anteriore del passeggero, la supercar è pronta per la '' corsa del nonno'': due passeggeri, il driver ed un ottuagenario seduto, ma non legato, sul sedile posteriore destro - al segnale dello starter, le auto partono. Vince che riesce a fermarsi, eiettando il nonno attraverso il parabrezza, di modo che arrivi più lontano senza cadere in acqua ( pena la squalifica ).
    Uno sparo. Le tre porte/due volumi e mezzo partono all'unisono. Crepascolo è in testa ed ha un prozio straordinariamente aerodinamico, ma improvvisamente è visitato da una verità zen: se sai di avere l'antenato migliore, non hai bisogno che lo sappiano anche gli altri. Sterza delicatamente e torna a casa ad ascoltare ''Volare'' nella versione di Dorelli che il suo ''navigatore '' preferisce a quella di Modugno, sebbene in quei giorni il cantante di ''vecchio frac'' fosse considerato una divinità.

    RispondiElimina
  14. "ehi guardate, in cielo!"
    "è un uccello!"
    "no è un aereo!"
    "no è superman!"
    "macchè è un cubo gigante volante con sopra un timer..."
    "aaah..."

    RispondiElimina
  15. Il cubo di rubik, probabilmente. Con l'esplosione si frammenta in tanti cubetti colorati. Secondo gli strateghi del Pentagono, l'impatto sarebbe paragonabile a quello del bombardamento di Dresda.

    RispondiElimina
  16. i cubetti non potranno mai essere colorati xkè nn tutte le facce sono colorate. e poi chi dice che non posso usare il dispregiativo contro la mia divinità?
    la blasfemia viene censurata anche qui?
    wow.
    continua con i tuoi brani che è meglio

    RispondiElimina
  17. Ineccepibile e ci associamo: la rete è il luogo della libertà di opinione.
    Qualsiasi cosa scriviamo è un nostro ''brano''.

    RispondiElimina
  18. spongia cèccapito
    questo sembra un agente di assicurazioni, altro che gentleman :D :D :D

    RispondiElimina